da Marco Foraggi
Cara Barbara Melotti, credo che la definizione di individuo sia uno dei campi minati in assoluto più difficili da affrontare. C’è però un dato oggettivamente indiscutibile (mi perdoni ma non è una semplice tecnicalità): nel momento della fecondazione, già la prima cellula prodotta dal processo ha un codice genetico suo proprio, diverso da quello dei genitori. E’ lo stesso codice che definirà quell’individuo fino alla morte. Io non voglio affermare adesso che quella cellula sia quindi un individuo. Dico che qualsiasi altro criterio si voglia individuare è una convenzione. Se per assurdo il criterio fosse la coscienza di sè, potremmo non ritenere individui nemmeno i neonati. Ripeto che io sul tema ho solo grandi dubbi, e faccio fatica a capire coloro che invece hanno certezze tanto forti, in un senso e nell’altro.
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