da Alessandro Ceratti
Ogni tanto capita di fare scoperte inattese e molto interessantiriguardanti certi temi mentre si sta leggendo a proposito di tutt’altriargomenti. In questi giorni sto leggendo “L’essenziale di Ecologia”, untesto universitario della Zanichelli scritto da un gruppo di scienziatiamericani. Ebbene nel capitolo che tratta la dinamica dellepopolazioni, delle piante annuali e delle curve di sopravvivenzalogaritmiche trovo questo brano: “I genetisti considerano di solito laformazione dello zigote come il punto di partenza della vita di unindividuo. E’ questo il momento in cui viene assemblato per la primavolta il programma genetico per lo sviluppo. […] ma è uno stadio chespesso è nascosto ed è estremamente difficile da studiare. Semplicementenon conosciamo quanti embrioni muoiano prima della “nascita” [sic. levirgolette -e la loro mancanza- non sono mie]. Per gli ecologi. è quasiimpossibile, in pratica, considerare la formazione dello zigote come ilmomento della nascita. Di solito, essi sono costretti a considerarequalche altro punto di partenza, meno logico [sic]”. Bene, ora miaspetto una qualche replica da parte degli abortisti sostenitori dellateoria “grumo di cellule”.
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