da Paolo Righetti, Verona
Ad oggi siamo a 60 morti sul lavoro, dal 1 gennaio. Se, come mi risulta, agli incidenti sul lavoro si applica lo stesso criterio con cui si conteggiano le vittime della strada, le cifre dei decessi tra chi lavora debbono essere aumentate. L’’ISTAT, infatti, considera tali soltanto le morti avvenute entro la 24esima ora dal fatto. Questo significa che, con le moderne tecniche di soccorso e di terapia intensiva, una certa quota di feriti muore in ospedale 2, 3 o più giorni dopo l’incidente. Ma questi deceduti, per il nostro Istituto di Statistica, continueranno ad essere persone viventi.
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