da Isabella Guarini
Caro CSF, riflettendo sugli accadimenti del 2006, mi sembra che questo Natale sia più un “natale di morte” che “di vita”. Infatti, prima la morte di Welby è stata salutata come “natale di libertà”, poi la esecuzione del dittatore, come conquista di “democrazia e libertà”. Dove è finito il Natale, festa della vita, celebrata con la nascita del bambino?
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