di Alessandro Robecchi (da Paola Bensi)
Il papa su Youtube! Attenti, ragazzi, in rete c’è proprio di tutto! Tutta la stampa nazionale ha sottolineato lo sbarco di Ratzinger sul canale video più famoso come un deciso tentativo di avvicinarsi ai giovani. Strano, perché alcune decisioni precedenti, tipo la messa in latino o la condanna del preservativo, sembravano invece avvicinarsi al Medioevo. Ma tant’è, non è che si può arrestare il progresso, le cose vanno veloci e dovremmo rallegrarci del fatto che il Vaticano ci ha messo meno tempo a digitare “www” che a riabilitare Galileo. Solo ci chiediamo: basterà, questa repentina conversione ad arginare la perdita di quote di mercato della Chiesa Cattolica? Non si può fare di meglio? Ecco alcuni fraterni consigli.Il papa dai Simpson – Convincere Bart a dire meno parolacce e Homer a bere meno birre stravaccato sul divano. L’episodio “Homer si converte” andrà in onda a marzo.Il papa a Sanremo – Inutile. C’è già Povia, a dire che i gay possono “guarire”.Il papa al Grande Fratello – Gli autori ci stanno lavorando, ma con qualche difficoltà tecnica: lì diventi veramente popolare solo se porti la sesta di reggiseno. Il papa a Monopoli – Appalti, edilizia, sanità, affari e speculazioni. Inutile. C’è già Cielle.Il papa nei videogames – In Resident Pope, la papamobile sfugge alla polizia in entusiasmanti inseguimenti: il punteggio aumenta se investi molti laici sui marciapiedi (per Playstaion e Xbox).Il papa su Facebook – Trova i tuoi amici su Facebook! Una risposta concreta alla crisi delle vocazioni.Pope-City – Gioco di simulazione in cui si costruisce una città secondo le regole del cardinale di Torino Paletto: va bene la moschea ma senza minareti (per Pc e Wii).
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