da Alessandro Ceratti
Da anni sto sostenendo da solo una battaglia contro l’approssimazione e l’inesattezza con cui sono trattate le cifre, i dati, nella stampa italiana. Spedisco cioè le mie mail di protesta a questo sito, però poi vedo che CSF cestina volentieri. Adesso questo sito stesso incomincia a diventare ricettacolo di imprecisioni intollerabili. Prima Beretta con i suoi kWh, adesso ci si mette pure Mancini che ci informa che “il tasso di suicidio è addirittura del 34,5% ogni 100.000 ragazzi”. Ecco, come potete notare questa espressione è semplicemente priva di significato. Io mi domando che cosa hanno in testa le persone che scrivono queste cose. Diavolo! Non è poi così difficile! Per capire come funzionano le percentuali bisognerà aver fatto si e no le medie! Che cosa direste di un bloggista che fa marchiani errori di italiano? In questo caso poi, è pure peggio, perché spesso chi fa errori di italiano non arriva a rendere i suoi enunciati incomprensibili, mentre qua è minato il senso stesso del discorso. Cercando di interpretare si potrebbe pensare che il simbolo della percentuale nella frase sia semplicemente da ignorare. Così però accade che la percentuale dei suicidi dei ragazzi finlandesi passa a 0,0345% dato che credo sorprenderà lo stesso Mancini.
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