da Vittorio Grondona – Bologna
A questo punto vorrei parlare un attimo del caso della piccola Maria. Mi rendo conto comunque quanto sia difficile far capire ai giovani d’oggi una realtà così tremenda come quella di un orfanotrofio. Là dentro ogni giorno è fortemente intaccata la sensibilità di piccole creature sfortunate costrette a vivere circondate da fredda indifferenza atrocemente mischiata a cinica pietà. Non una parola dolce. Non un sorriso rassicurante. Mai!… Uscire occasionalmente da quei posti e assaporare finalmente un accogliente amore sincero in una famiglia non può fare altro che rendere angoscioso il solo pensiero che presto tutto avrà fine e sarà inevitabile il doverci ritornare. I bambini sono molto più sensibili agli affetti degli adulti e quando per qualsiasi causa improvvisamente questi venissero a mancare, ne subiscono un trauma gravissimo che neppure il tempo riuscirà mai a cancellare. La legalità bisogna imporla al delinquente abituale, non farla valere sempre e comunque senza ragionarci su volta per volta, caso per caso, col rischio, come in questa triste vicenda, di giocare sadicamente anche con la vita ed i sentimenti di una bambina indifesa.Non è così semplice. Esistono le regole. E le regole aiutano la convivenza civile.Non si può ogni volta andare avanti a deroghe. C’è gente che soffre anche a causa delle deroghe. Governare a forza di deroghe sminuisce l’importanza delle regole.(csf)
Nessun commento.
Commenti chiusi.