da Isabella Guarini
Caro CSF, ho già detto della vandea che ho incontrato ritornando a casa dopo una breve vacanza. Qualche giorno dopo, di buon mattino, ho sentito un gran vociare provenire dalla piazza. Ho visto i giardinieri che rastrellavano la sporcizia dalle aiuole rinsecchite. Sparite carte e lattine, svuotati cassoni e cassonetti! Nel pomeriggio, sono comparsi persino i vigili motociclisti, categoria totalmente sconosciuta, a ordinare il flusso di traffico dei vacanzieri rimasti in città, pattuglie della polizia, e , infine, è passato il corteo presidenziale svettante verso la dimora estiva della Presidenza della Repubblica. Anche i nottambuli sono stati zittiti, e, finalmente, abbiamo dormito tranquillamente. Grazie, Presidente!
Io trovo così triste il fatto che una città si faccia bella quando arriva il Presidente. Povero Presidente, non vedrà mai il suo Paese così com’è realmente. Un po’ come quando spostavano gli aerei da guerra da un aeroporto all’altro per convincere Mussolini che l’Aviazione era potente (csf)
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