da Mario Strada
Penso che abbia ragione Laura Pulejo. I Siciliani (con tutto il rispetto) sperano sempre in un genitore buono, che li esima dall’esporsi. Franchetti e Sonnino negli anni ’70 del 1800, sgomenti, avevano scoperto la sindrome di Stoccolma, prima che venisse definita: le vittime di mafia non denunciavano, non parlavano, diventavano complici dei loro carnefici. Per questo motivo, l’intervista non mi e’ piaciuta affatto. I metodi in punta di penna del nostro ospite vanno bene per gli italiani, amanti del “tarallucci e vino”. Cuffaro ha avuto ben altri maestri. Per esempio Mannino, quello del Circolo Scontrino, luogo di collegamento tra mafia, massoneria USA e italiana, P2, servizi segreti, che Provenzano al confronto fa tenerezza. Chiedete al Commissario Montalbano (quello vero) i problemi che ha avuto per averlo scoperto. Quindi, Claudio, con tutto il rispetto per le tue doti di intervistatore, mi pare che stavolta hai toppato: sei andato a suonare e sei stato suonato. Ma vorrei avere il tuo parere.
Io non vado mai a suonare. Non sono il giustiziere della notte (csf)
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