da Mauro Marchi
Non condivido le proteste degli amici tassisti. Anch’io ho subito “danni” dalla liberalizzazione delle licenze. Ho un piccolo negozio e consideravo la vendita della mia licenza come una specie di liquidazione di fine rapporto, ma qualche anno fa il comune di Milano ha liberalizzato le licenze di vendita. Ora chiunque può aprire a 3 metri da me un esercizio come il mio. In effetti hanno aperto un megastore di elettrodomestici e affini a 50 metri dal mio negozio. Non ho protestato, mi sono adattato, ora non vendo più elettrodomestici ma accessori per la loro installazione, pile, lampadine, ferramenta e quant’altro non vendono loro. Non è stato semplice, ma sono sopravvissuto! Forse con le nuove licenze non mi sentirò più dire da Radiotaxi che il taxi più vicino arriverà tra 15 minuti e con 10 € di corsa!
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