da Carla Bergamo
Ascoltate le interviste di Zidane e di Materazzi, e rivistomi il labbiale finale, quello che mi è parso di capire è che l’Italiano ha associato un po’ volgarmente la maglietta alla sorella e alla fine a mandato il Francese a fá un c…, più volte. Ora, provato che Materazzi non ha fatto alcun riferimento razzista o politico, mi dico: chi sono i veri razzisti, se non quelli che hanno pensato subito a una frase di questo tipo? Nel frattempo il Materazzi è passato da vittima a colpevole, e buona parte della stampa ha avuto un atteggiamento “razzista al contrario”, evidenziando immediatamente il fatto di Zidane essere “figlio di emigranti algerini”, dando quindi per scontato che Materazzi avesse detto cose orrende. E adesso, visto che si tratta di semplici offese maschiliste (sic), che si fa con il bel Materazzi, che non è nemmeno padano? Lo castriamo? Gli togliamo la medaglia? Si, perchè in fondo, m’immagino che sui campi di calcio sia tutto un “Grazie”, “Prego”, “Ma le pare!”, “Mi saluti la mamma…e la sorella”. Tanto rumore per nulla.
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