da Vittorio Grondona – Bologna
Nelle mie frequenti trasferte a Napoli avevo notato che nelle tarde ore serali alcuni ragazzini svuotavano letteralmente i cassonetti dei rifiuti posizionati lungo le strade per poi rovistare con maggiore tranquillità il contenuto sparso ovunque sulla sede stradale e sui marciapiedi. Parlo di alcuni anni fa, quindi non so se le cose nel frattempo siano migliorate. Comunque vorrei consolare la signora Isabella Guarini: anche a Bologna se non è zuppa è pan bagnato. I rifiuti stanno sparsi ovunque, tranne che nei cassonetti. Sono situazioni queste successive al ricorso ad ogni costo al risparmio di personale nelle attività di pubblico interesse per le quali si è preferito l’affidamento ai privati senza prevedere peraltro dei controlli seri. Sono pertanto spariti gli spazzini comunali di quartiere che qualche anno fa circolavano più volte al giorno sullo stesso percorso coi loro arnesi del mestiere contribuendo concretamente a mantenere la città molto più decorosa di adesso. A conti fatti forse costavano addirittura di meno di questi monopoli privati strapagati e quotati in borsa.
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