da Peter Freeman
Caro Csf, per una volta sbottonati e dacci la tua opinione su Renato Farina, meglio noto alle cronache come il “Betulla”. Lo so che è un collega e non sta bene che un collega parli male di un altro collega. Però, per una volta, facciamo uno strappo e dimostriamo che i giornalisti non sono soltanto una corporazione.
Come si fa a dare la propria opinione su una cosa così complessa come uno scandalo in cui c’è di mezzo un servizio segreto? Bisogna riempire la frase di se e di condizionali. Comunque: se davvero il Betulla si è comportato come dicono i giornali, è un pirla. Hai ragione: i giornalisti si comportano come fossero una corporazione, ma io non ne faccio parte. A volte potrebbe sembrare perché mi batto forsennatamente per la libertà di stampa. Per esempio sono assolutamente contrario al reato di diffamazione, mezzo attraverso il quale i ricchi e i potenti minacciano chi vuole scrivere di loro. Questo potrebbe sembrare corporativo, ma non lo è (csf)
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