da Paolo Beretta
Caro Schiavone, a parte che un tassista a Milano non guadagna 2000-2500 euro al mese, ma quasi il doppio, a parte che ci sono lavoratori che si spaccano ben di più la schiena per ben meno soldi, a parte che i rischi dei tassisti non sono poi così diversi da quelli che corre chiunque svolga un altro lavoro autonomo, le licenze le rilasciano i comuni praticamente gratis. Posso essere d’accordo che si preveda un risarcimento per chi ha sborsato 50,000 euro per comprarsi una licenza, ma alla fine vediamo di intenderci: questo giro di soldi è tutta roba in nero e senza presupposti giuridici. Che i tassisti si leggano bene il decreto e si straccino meno le vesti.
Nessun commento.
Commenti chiusi.