da Isabella Guarini
Caro CSF; mi sembra che il decreto per i taxi non sia una liberalizzazione, nel senso di esercizio di un’attività in concorrenza con altri, che dovrebbe premiare chi coniuga qualità e prezzo, bensì un modo per rendere pubblica la gestione di un servizio, sì di pubblica utilità, ma privato. Il tutto a spese dei tassisti.
Nessun commento.
Commenti chiusi.