di Paolo Beretta
Personalmente ho già perdonato Zidane, come già pperdonai a suo tempo la sputacchiata di Totti. Certi gesti, pur non giustificandoli, si possono anche comprendere, anche perché, alla fine, una partita di calcio è come una piccola guerra, ma al novantesimo tutti si stringono la mano. Poi ci sono i “diversamente intelligenti”, come Cossiga che, tra una denuncia ed uno sproloquio verso chi indaga sul SISMI, riesce anche a fare la figura del deficiente scrivendo a Chirac su qualcosa della quale nessuno ancora sa niente di certo. Ci sono anche i “duri e puri”, per esempio Zeman, il quale, lungi dal tener chiusa la bocca per risparimarci il solito profluvio di banali cazzate, stigmatizza gli “italiani che offendono in campo”, suggerendo che ci piace vincere barando. Non ricordo un’analisi altrettanto severa quando Totti sputò in faccia a Poulsen, né alcuno che si chiese, al di là dei numerosi calcioni che gli aveva rifilato con prodigalità, cosa cazzo avesse mai detto Poulsen a Totti, per farlo sputare come un lama andino. Infine, se le notizie riportate dal Mirror sono vere, ci sono i deficienti totali, come la mammina di Zizou che vorrebbe le palle di “Matrix” su un piatto. Se il povero Materazzi avesse dato del figlio di puttana a Zidane, a questo punto, sarei d’accordo con lui.
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