da Vittorio Grondona – Bologna
Questa mattina sentivo per radio che nel primo semestre di quest’anno sono morti sul lavoro 118 operai. Una tragedia che purtroppo passa sotto silenzio. Ti svegli che senti parlare di calcio e vai a letto che ancora di calcio si parla. Poi negli intermezzi, fra una pubblicità e l’altra, si trova lo spazio per riportare le cifre astronomiche dei proventi economici derivati dalla tolleranza zero sul traffico, che peraltro non perdona nemmeno chi esulta per quel calcio che gli stessi oppressori alimentano a piè sospinto. C’è da non crederci, da una parte l’assoluta indifferenza sociale per i morti sul lavoro che non solo non rendono, ma che la relativa prevenzione sarebbe addirittura costosa; dall’altra l’interesse morboso per gli introiti sicuri dovuti alla preventivata negligenza stradale per l’inosservanza di regole di circolazione concettualmente idiote, studiate ad arte per tale esclusivo scopo di lucro. Fra l’altro vengono propinate statistiche fasulle sui relativi risultati. (…)
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