da Pier Franco Schiavone
Carboni è come quelle persone che durante le feste dei bambini irrompono con la loro saggezza di adulti e dicono: non mangiate troppi dolci, pensate ai bambini poveri del Ruanda. Sogna il Circo Massimo pieno di gente che chiede giustizia e dimentica che il Circo Massimo ha giá visto il pienone di gente che ha chiesto giustizia. Attacca i giornalisti che fanno domande banali e anche i calciatori che non danno risposte intelligenti, come se fosse possibile dare una risposta intelligente ad una domanda sciocca. Si stupisce che l’aereo atterri in un aeroporto militare e tira fuori lo scandalo dei servizi (mah!) Non ha pensato alle implicazioni nel far viaggiare i campioni su un aereo di linea e ai problemi di sicurezza per un aeroporto civile nell’accogliere gente attesa da milioni di persone. Sorvoliamo sul fatto che di calcio non capisce niente, altrimenti non scriverebbe che il portiere migliore del mondo si é buttato da una parte e il pallone è andato dall’altra, ma non capisce nemmeno le implicazioni emotive. Qualcuno tra i lobbisti si scandalizza perché Gattuso ieri dal palco ha gridato: chi non salta è un francese? Suvvia, un pó di tolleranza e senso dell’umorismo. Ero a Londra, a Trafalgar Square quando fecero la festa per i campioni del rugby, fu il delirio.
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