( inviata da Virgilio Mancini )
Come dice il ministro D’Alema, bisogna avere rispetto per i casi di coscienza. Quello che non può aggiungere ( e lo facciamo volentieri in sua vece ) è che la coscienza, come la tiroide, è una ghiandola a rischio di ipertrofia. Con una differenza decisiva, però: che mentre i casi di ipertiroidismo mettono a repentaglio solo la salute dei loro portatori, i casi di coscienza sovente hanno il difetto di scaricare i danni sulle persone circostanti. E’ esattamente quanto si è rischiato in questi giorni: la coscienza di otto persone ipercoscienti minaccia di distruggere il fegato di una ventina di milioni di elettori di centrosinistra, i quali ( dopo quello che hanno passato nella precedente legislatura ) davvero non vorrebbero che il governo Prodi finisse in cocci per una disputa sulla quantità di derrate da spedire al contingente di pace italiano a Kabul. Parrà singolare agli otto amici in questione, ma pure noi abbiamo una coscienza. Solo che siamo, nel campo, dei normodotati, e dunque riusciamo a tenere sotto controllo le impellenze. Forse ci aiuta il cinismo. Forse il pudore.
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