da Gianni Guasto
Non ci sarà nessuno stato Palestinese. Mai. Perché é troppo tardi per realizzarlo, perché non resta più terra libera da assegnare con confini certi. Tutte le road maps, tutti i muri che segano in due le case, le famiglie e le vite, tutti i piani che disegnano uno stato palestinese sbriciolato in bantustan, o incapsulato dentro Israele come la Repubblica di San Marino lo é in Italia, sono una penosa presa in giro per tutti, arabi e israeliani. La politica del fatto compiuto, nel sogno inconfessato dai più e proclamato da una minoranza, di un Grande Israele, con la politica dei fatti compiuti, della disseminazione e della crescita a dismisura dei settlements (che poi non si possono più abbandonare, né lasciare indifesi) ha condotto Israele in un vicolo cieco, e forse é irrimediabilmente passato il punto di non-ritorno. Il futuro é un incubo senza fine, e in fondo ad esso cé, nel migliore dei casi, uno stato unitario, che non sarà più lo Stato Ebraico del sogno sionista, ma auguriamocelo- la patria di più etnie e di tre Religioni. Ma questa é probabilmente una pietosa illusione. (…)
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