da Michele Lo Chirco
Il bello di questo blog è che in poche righe si passa da un ricordo di Paolo Borsellino, morto per il proprio lavoro, a un ricordo di Carlo Giuliani, morto per ciò in cui credeva: lanciare estintori sulle camionette dei carabinieri. Perchè ne ho le tasche piene di leggere, anche a Palermo nella Facoltà di Lettere, nei box autogestiti da gruppetti marxiantroktzistileninisti, improbabili paragoni tra Carlo Giuliani e Peppino Impastato, entrambi vittime dello Stato.
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