da Gianni Guasto
A proposito dell’episodio, indecente ma non inatteso, della “cacca in Parlamento” (una “mano” -si fa per dire- ignota ha imbrattato di feci il corridoio della Camera antistante all’ufficio dell’IdV), colpisce il riflesso autodifensivo del Palazzo: sarà stata “certamente” una persona anziana, colpita da un episodio di incontinenza. Fortuna che il fatto non é capitato al Senato, a meno di un mese di distanza dalle evacuazioni di Vittorio Feltri sulla “democrazia dei pannoloni”, depositate lì (cioè sul giornale) sia per sconfessare il sostegno dato alla maggioranza dai senatori a vita, sia nell’inutile e patetico tentativo di sfottere il Presidente Scalfaro (che Dio ce lo conservi il più a lungo possibile e in buona salute), reo di aver presieduto il Comitato del No, che ha poi vinto a mani basse il referendum. Patetici: la cacca in Parlamento non é la conseguenza di episodi di incontinenza dovuti all’età, ma, al contrario, il frutto di un giovanilismo goliardico e ruspante, capace di affascinare più di un conduttore di talk-show. L’eroico Autore dell’audace colpo non é anziano, non ha trascorsi nella Resistenza o nella Costituente, ma a scuola era di certo il re dei gavettoni, ed eccelleva nella gara di rutti. Ma un talento del genere in Parlamento é sprecato: vedrete che appena verrà identificato (ho il sospetto che ciò avverrà molto presto), avrà un ruolo assicurato nella prossima Isola dei Famosi.
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