da Toni Capuozzo
Caro Claudio, mi ero collegato per cogliere i vostri umori sul medioriente, trovo invece lettere e risposte (di cui ti ringrazio) che mi riguardino. Come mai ero lì, in piazza Alimonda ? Avevo trovato riparo dai lacrimogeni in un androne, in cui c’era molta gente. Trovai anche Farina ( sempre apprezzato la sua scrittura, ma mi divideva da lui il giudizio sulle guerre balcaniche. Mi sorprese, piacevolmente, che uno che ritenevo culo di pietra fosse lì). Mi chiese di seguirmi, nessun problema, ci allontanavamo dagli scontri. Alla prima strada a destra riprendemmo un gruppetto di manifestanti mascherati. Ci insultarono, dicendo che avremmo dovuto riprendere come venivano uccisi, e indicavano la piazza. Pensai a un’esagerazione, e non era così. Perchè non mi picchiarono ? Forse perchè avevo la telecamera accesa, forse perchè mi riconobbero, forse perchè giunsi tardi. Intervenni in difesa di Paone – mio vecchio amico- ma anche in questo caso troppo tardi. Lo accompagnai dentro l’ambulanza, e telefonai a un numero che mi passò – credo la sua agenzia- per avvertirli. Credo che Paone avesse fotografato il corpo esanime da vicino. Quando giunsi io c’era un cordone che lo impediva, e riprendemmo comunque, con la telecamera a terra, da dietro l’ambulanza, un tentativo di massaggio cardiaco. Poi corsi a montare il materiale, senza usare le immagini del corpo (ancora non si sapeva chi fosse, se la famiglia fosse stata avvertita). Il TG5 di Enrico Mentana, quella sera, fu il primo a dare la notizia spiegando cosa era successo, e mostrando l’immagine della pistola puntata da dentro il Defender. Da cronista, se non ci fosse stato un ragazzo morto e un altro con la vita rovinata, direi che capitai in quella piazza per un colpo di fortuna. E se non fosse successo ciò che successe direi che tutto quel giorno mi sembrò una cronaca folle, annunciata, inesorabile e ridicola di ruoli e di parti, una guerra caricaturale, rispetto a quelle vere. Resto ancora convinto che fosse più grave quello che avvenne nella scuola Diaz e nella caserma di Bolzaneto. Ma quelle sono convinzioni, le circostanze per cui vengo chiamato in causa sono quelle che ti ho detto.
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