da Silvia Palombi
Sicilia, 14 anni fa per la seconda volta in poco tempo la mancanza di protezione da parte dello Stato ha ammazzato un uomo che gli stava dedicando la vita. Oggi la memoria svogliata di troppe persone rende quel ricordo tremendo semplicemente intollerabile.
Ero anche io là stamattina, sotto la casa di Borsellino. Qualche carabiniere, qualche poliziotto, qualche vigile urbano, qualche corona. Un drappello di una dozzina di boyscout di Imola, qualche bambino, qualche giornalista, qualche telecamera. E poi Totò Cuffaro, don Luigi Ciotti, Rita Borsellino e Pietro Grasso. Non c’era nemmeno il sindaco di Palermo. Non mancava l’onnipresente Anna La Rosa. Un rito, triste. Forse bisogna pensare a qualcosa d’altro. (csf)
Nessun commento.
Commenti chiusi.