da Maria Carla Ottaiano
Gentile Sabelli Fioretti,sono una sua affezionata lettrice (nonchè una sua collega, nonchè una sua vicina di casa in quel di Bracciano) ed attendo ogni settimana l’uscita di Magazine quasi esclusivamente per poter leggere la sua nuova intervista.Recentemente, nel box riservato al dietro le quinte del suo, ribadisco, apprezzabilissimo (suppongo anche di molto divertente) lavoro di infaticabile intervistatore, mi ha gelato una sua affermazione riguardo Francesco Totti, da lei definito “l’uomo che sputa agli avversari”.Premetto che sono nata e vivo a Roma, ho simpatie per l’omonima squadra ed il suo capitano, ma non sono certo quella che si può definire una tifosa.Ciò chiarito, la sua affermazione mi ha indignata a tal punto da doverle scrivere. Chiudere un calciatore come Totti – che oggi, 27 giugno 2006, mi tocca per contraltare definire “l’uomo che ci ha salvato il c..o da un’anticipata quanto vergognosa squalifica al mondiale” – dentro quel suo inciso è più o meno come se io beccando lei con le dita nel naso la definissi “l’uomo che si infila le dita nel naso”. Ingeneroso e mistificante come minimo, non trova?E allora, restando dalle parti della mia città, quella sua affermazione ha il netto sapore di una malcelata “rosicata” per non aver ottenuto l’agognata intervista!Acc! Sabelli Fioretti, che caduta di stile! Se fossimo su un campo di calcio, a mio parere meriterebbe l’espulsione!Allora facciamo così: Totti sputa, lei scrive str…..e, uno pari la palla al centro!La saluto Sabelli Fioretti se mai avrà avuto la grazia di arrivare sin qui!
E’ incredibile come il tifo, leggero o pesante che sia, porti ad abbassare i livelli del raziocinio. Sputare su un avversario non è un accidente. Se uno lo fa è perché pensa che si possa fare. (csf)
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