da Egidio Morretti
Con periodicità circa biennale, mi sembra, “Il Manifesto” paventa la possibilità di chiudere e fa capire che delle donazioni sarebbero benvenute. Io ho comprato “Il Manifesto” mesi fa, quando avevo deciso di comprare un quotidiano e potevo scegliere, in alternativa, “Il Giornale” o “LIbero”. Fra gli articoli: una commemorazione molto critica dell’inventore del Valium, un vaniloquio di Enrico Ghezzi. Anti-farmacologia ideologica e Ghezzi furono sufficienti a ripromettermi di ri-acquistare “Il Manifesto”, come occasione di analisi antropologica di minoranze bizzarre. E’ l’equivalente “colto” della “Corrida” di Corrado buonanima.
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