da Isabella Guarini
Caro CSF, nel cassetto del mio comodino conservo cose incredibili del mio passato. Piccoli oggetti , bottoni, bigliettini d’auguri, vecchie chiavi, l’orologio del nonno, opuscoli di mostre d’arte. Da questo caos ho tirato fuori il libretto della Costituzione Italiana per rispondere a quanti, come Paolo Beretta, sostengono che le leggi debbano essere fatte per le minoranze. Trascrivo l’articolo n° 29: “La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare.” Ora non mi sembra che si parli di minoranze se si fa riferimento alla società naturale che dovrebbe essere costituita da un uomo e una donna. Mi sembra che i Ministri attuali parlino per il desiderio di apparire e quindi essere, dopo l’oscuramento subito durante l’opposizione. Freeman ha ragione: anche la Melandri ha già consumato tutto il tempo di par condicio in pochi giorni di sport, o spot.
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