da Guglielmo Venturi
Eh, no caro Arienti. La sua esemplificazione su fermata del tram e viabilità non mi sembra corretta, anzi pedestre. Si fa presto a parlare di viabilità tout court, riferendosi magari alle solite banalità quali mezzi pubblici, corsie preferenziali, ticket d’ ingresso in centro ed altre quisquiglie del genere. La viabilità va inquadrata in un più ampio contesto, nel quadro di piani urbanistici sistemici e integrati concepibili solo a livello regionale, conto tenuto delle stratificazioni socio economiche dei segmenti abitativi, nella misura in cui si intenda affrontare sinergicamente il macro problema occupazionale unitamente al micro fenomeno della microcriminalità, che veda a valle una sera analisi econometrica delle forze attive ed a valle la ricaduta sui consumi alimentari e non, unitamente a quel fenomeno, tipico delle società liquide, della problematica derivata della precarietà che solo qualche vetero economista neocon si ostina a chiamare surrettiziamente flessibilità, nel quadro più ampio di una crescente perdita di competitività internazionale e calo della produttività per ora lavorata. A proposito, il 33 ferma in Piazza Bottini e passa ogni dieci minuti: Ogni venti nei festivi.
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