da Roberto Reali
Non siamo come certi esponenti del centrodestra e nemmeno lo vogliamo diventare. Però non dobbiamo neanche contrastare con le margherite e i rametti di ulivo chi si presenta incappucciato e armato di mazze chiodate. Le dichiarazioni di Franca Rame sono legittime in quanto la violenza che lei ha subito non ha avuto giustizie e mai più lavrà. I galantuomini hanno parlato dopo 25 anni e quindi a crimini prescritti. Io da maschietto posso solo tentare di immaginare cosa possa essere stato subire questo: La sera del 9 marzo del 1973, nella via Nirone, a Milano, Franca Rame era stata affiancata da un furgone. C’erano cinque uomini che l’avevano obbligata a salire. La violentarono a turno. Gridavano: “Muoviti puttana, devi farmi godere”. Le spegnevano sigarette sui seni, le tagliavano la pelle con delle lamette”. Quelli che si indignano alle dichiarazioni di Franca Rame provino a chiudere gli occhi e immaginare il terrore, il dolore, gli odori della violenza e della paura, la violazione del proprio corpo, i pensieri per il figlio e per il compagno che potrebbe non vedere più. Avete qualche sensazione? Si? Ok adesso pensate di incrociare chi è figlio politico di tale violenza e siate politicamente corretti…se ci riuscite. Franca non c’è riuscita.
Roberto, tu hai delle prove che Storace è responsabile di tutto quello che hai scritto qui sopra? Secondo: chiudi le virgolette e non si capisce dove le hai aperte. Cioé: chi ha fatto quel racconto? (csf)
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