da Pier Franco Schiavone
Esiste un fattore D con l’apostrofo? Sí che esiste. D’Alema sta comportandosi come nel ’98. Detta condizioni, manovra, esclude (o prova ad escludere) quello e questi, e propone la sua figura alla massima carica dello Stato, bé, i numeri ci sono. Bertinotti, Marini e D’Alema furono gli artefici della defenestrazione di Prodi e adesso potremmo ritrovarceli tutti e tre nelle massime cariche dello Stato. Altro che cambiare classe dirigente della sinistra, povero Moretti. Il D’Alema della bicamerale, anzi, della sua fine, resta un incubo per il popolo della sinistra ma sembra che all’interno dei DS, se è vero che D’. dispone di 200 deputati, nessuno se ne dia particolarmente pena. Nonostante i chiarissimi segni dell’elettorato del centrosinistra, in particolare con la prova data con le primarie, D’Alema continua a ritenersi depositario dei destini della sinistra. L’uomo è abile, chi lo mette in dubbio? Faccia il ministro, una volta tanto per gli Italiani e non per se stesso.
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