da Guglielmo Venturi
(…) Quelli che si erano trovati Ciampi sul Colle, manifestando nei suoi confronti un rispetto tendente a zero, quelli che avevano occupato presidenze di camere e senato ed ogni anfratto della pubblica amministrazione, quelli che hanno svillaneggiato la magistratura di ogni ordine e grado ed epurato giornalisti troppo eretti, quelli delle commissioni Telekom Serbia e Mitrokhin, quelli che hanno fatto leggi pro domo loro, considerato l’ opposizione un fastidioso lacciolo, delegittimato persino le elezioni gestite con loro regole e strutture di controllo, ora invocano i principi della democrazia liberale. Check and balance, rispetto delle minoranze, concertazione sulle nomine a cariche pubbliche, riforma del sistema televisivo non “punitivo”, ipotesi di Grosse Koalition et alia.E così sia: è lecito fare proposte degne. Ecco la prima, da veri e magnanimi neo democratici. Per l’elezione del presidente della repubblica, tre nomi tra i quali la maggioranza ha piena libertà di scegliere: il Mazzarino del Cavaliere fin dai tempi di Fininvest e Publitalia, Gianni Letta, la mezza punta dell’ultima campagna elettorale, Pier Ferdinando Casini e l’ ateo-crociato, il popperiano Pera. Troppa grazia!
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