da Alessandro Ceratti
Schiavone, in una sua lettera parla di “estremismi sensati” e considera questa espressione un ossimoro. Io non credo che ci sia affermazione più sbagliata (sono un po’ estremista). Come se la sensatezza fosse necessariamente una via di mezzo, una posizione centrale e non fortemente connotata. Non è così! Il bello della verità è che sta dove le pare, spesso in posizioni molto poco mediane. Se valesse quanto dice Schiavone uno potrebbe essere indotto a credere che per non essere estremista chessò… un tedesco al tempo di Hitler avrebbe dovuto avere verso gli ebrei una ripugnanza solo mediata, senza arrivare certamente all’eccesso di gasarli nei campi di concentramento ma senza neppure ovviamente cadere nell’eccesso opposto di considerarli cittadini con uguali diritti degli ariani, oppure per i nostri giorni che Berlusconi non sarà un sant’uomo, ma certo è anche un po’ perseguitato da queste toghe rosse. L’idea che la ragionevolezza stia in centro a prescindere, e quindi in centro collocarsi, è un’idea poco ragionevole.
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