da Gianluca Freda
Caro Granata, io spero invece in questa legislatura di riuscire a disturbare il manovratore il più possibile, mettendo in campo tutte le forze di cui, come cittadino, sono capace. E non perché ritenga Prodi un manovratore peggiore di altri, anzi, ma perché è l’idea stessa di “manovratore” che sarebbe ora di gettare nel cestino. L’idea di “manovratore”, che è molto italiana, presuppone un assoggettamento totale dei cittadini a decisioni provenienti dall’alto, il rifiuto di ogni controllo sulle scelte politiche, il restringersi della democrazia alla scelta fatta il giorno delle elezioni (che tra l’altro, in questa occasione, sono state platealmente truccate) seguita da cinque anni di letargo. Praticamente l’opposto della democrazia, che è partecipazione attiva del cittadino alle scelte dei suoi rappresentanti. Mi sto chiedendo da un mese come sia possibile che l’Italia intera si rifiuti di parlare dei brogli elettorali, pur così sfacciati, che il centrodestra ha messo in opera il giorno del voto. La sua idea di “manovratore”, così condivisa in questo paese, mi fornisce più di una risposta.
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