da Simona Vettraino
Mi sono rifiutata di leggere di bandiere strappate e fischi imbecilli. I miei ozi toscani, fatti di terme e passeggiate sulla neve residua del Monte Amiata, hanno avuto una piacevole parentesi il 25 Aprile. Sulla piazza di Abbadia San Salvatore, senza tanti discorsi, si sono ritrovati la banda del paese, i rappresentanti di carabinieri e forestali, il sindaco, i minatori in pensione, le coppie con i passeggini, gli ultimi partigiani con la loro bandiera. Alle finiestre c’era il resto del paese. La sensazione è stata piacevole. E ancora più bello è stato il saluto del giovane sindaco: “Mi raccomando, ha detto alla fine della manifestazione, lunedì prossimo tutti qui per festeggiare il 1° maggio”.
Nessun commento.
Commenti chiusi.