pizzino numero uno
I FURBETTI DEL SENATINO. Adesso sappiamo anche come facevano i nostri senatori di sinistra ad aggirare la segretezza del voto. Quelli dell’Ulivo e di Rifondazione votavano” Marini Franco”, quelli della Margherita “senatore Franco Marin”i, quelli di Di Pietro “Marini Franco”, quelli dell’Udeur “Franco senatore Marini”. Questa è una splendida lezione di Educazione Incivica.
PRIMO OMAGGIO. I sindacati hanno invitato Letizia Moratti, candidata a sindaca di Milano per la destra, a partecipare alla manifestazione per la Festa dei Lavoratori. E lei ha accettato. Bruno Ferrante, candidato a sindaco di Milano per la sinistra, dice che è una provocazione.” Non ho mai visto i padroni sfilare con i lavoratori”, ha detto. La Moratti avrebbe potuto rispondere facilmente che non ha mai visto un prefetto candidato per una coalizione che vede tra i membri i centri sociali ma non l’ha fatto. Molto più signorilmente ha risposto:” Lavoro da quando avevo 18 anni”.
MARINI SPUMANTE. Saranno contenti i miei amici Lunelli di sapere che Franco Marini ha festeggiato brindando insieme ai suoi in una stanza torrida del sottotetto di Palazzo Madama con lo spumante Ferrari mentre Nicodemo Oliveri, suo uomo di fiducia, non la smetteva di piangere.
PER PALAZZO CHIGI SI CAMBIA. E’ una specie di spoil system. Sempre di regime e di occupazione del potere si parla. Ma adesso è Berlusconi che parla di regime e Paolo Guzzanti che parla di occupazione di potere. Vediamo chi sarà il primo di sinistra accusato dalla destra di conflitto di interessi.
ETEROGENESI DI FINI. La candidatura di Andreotti doveva servire per spaccare il fronte della sinistra e invece l’ha compattato. I franchi tiratori, alla fine, sono arrivati da destra. Uno, addirittura, da An.
LETTA SUL COLLE. Tra tutti i nomi che sono stati fatti finora come possibili candidati a sostituire Carlo Aurelio Ciampi gli unici che mi piacciono, gli unici di sinistra, mi sembrano Ciampi e Letta. Gianni intendo, non Enrico.
CASTELLI CEPU. “Non è ammissibile che un presidente legga una scheda in maniera diversa da quella su cui c’è scritto” (dall’intervento dell’ing. Castelli, Guardasigilli, contro Scalfaro al Senato).
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