da Alessandro Ceratti
Signor Beretta il discorso sulla “progressività” (il termina a rigori è improprio) è questo: con la legge attuale chi ha un modesto appartamento paga poche decine di euro o, se è abbastanza piccolo, addirittura nulla grazie alla quota di esenzione che si aggira intorno ai 100 euro. Chi ha una grande villa, un attico superlusso et similia paga qualche migliaio di euro. Con il nuovo ordinamento i poveretti risparmierebbero un’inezia, i ricchi un bel gruzzoletto. E’ evidente quindi che abolire l’ICI sulla prima casa sarebbe un vantaggio soprattutto per i benestanti. Inoltre, chi possiede una casa normale e magari di ICI paga due/trecento euro non è proprio un diseredato. C’è un sacco di gente che la casa non ce l’ha proprio! Far pagare un pochino anche a lui non m ipare sbagliato, se non altro per distinguerlo per coloro che sono in affitto e che, in generale, se la stanno passando peggio di lui.
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