da Gianni Guasto
L’abolizione delle classi (quella di Trenitalia, non quella di Marx), arriva a proposito: ormai indistinguibili se non attraverso le indicazioni a pennarello (sic) che le contrassegnano sui regionali (mentre sugli Intercity il grado di sporcizia é democraticamente identico in Prima e in Seconda), le classi non hanno più ragione di esistere, dal momento che non ci sono controllori a verificare i biglietti. D’altra parte, agli ignari passeggeri (soprattutto extracomunitari) che inavvertitamente si siedono in Prima avendo il biglietto di Seconda, é sempre più difficile spiegare perché li si faccia sloggiare. Soprattutto se hanno già visto la toilette.
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