da Vittorio Grondona – Bologna
Il Cavaliere, come alcuni dei suoi fedeli garzoni, scazza incoscientemente di qua e di la sorridendo. Una volta, quando si bollivano i bambini per fare concime, quando si bruciavano le streghe per sottomettere col terrore i popoli alla chiesa e quando si mettevano in graticola ospiti ignari antipatici per rallegrare diabolicamente le feste, bastava molto meno per una dichiarazione di guerra. Lui però ci sorride sopra. Tanto che gli frega, mica ci andrebbe lui in guerra, semmai!… Mica è il Napoleone che guida i soldati, lui… Lui è un semplice arricchito che paga per comandare e basta! Se proprio gli dovesse andare male, senza troppo pensarci sopra abbandonerebbe in autostrada senza collare i suoi fedelissimi e se ne andrebbe senza rimorsi a godersi il malloppo da solo in un’altra parte più tranquilla del mondo.
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