da Nessuno tocchi Caino
Appello al Presidente della Commissione dell’Unione Europea Manuel Barroso:
Noi sottoscritti,conosciamo la storia di Gratian Gruia, un bambino di origini rumene di quattro anni, abbandonato in Italia dalla madre e trovato in condizioni pietose dalla Polizia di Roma a mendicare, affidato poi alle cure di una casa famiglia dalla quale è stato strappato dal Tribunale dei minori di Roma per essere rimpatriato in Romania dove i tribunali lo hanno riaffidato a quei familiari che in Italia avevano perso la patria potestà per i maltrattamenti inflitti al bambino.Conosciamo i trattati internazionali sui diritti dell’infanzia che stabiliscono che “In tutte le decisioni relative ai fanciulli, di competenza delle istituzioni pubbliche o private di assistenza sociale, dei tribunali, delle autorità amministrative o degli organi legislativi, l’interesse superiore del fanciullo deve essere una considerazione preminente” e riteniamo che in questa vicenda non un trattato, non un articolo sia stato rispettato.Dall’Accordo firmato nel giugno 2008 tra Italia e Romania e la direttiva di attuazione del Ministero degli Interni italiano del 20/1/09 emerge come prioritario l’interesse degli Stati ad effettuare il rimpatrio assistito di tutti i minori romeni non accompagnati che si trovano sul territorio della Repubblica Italiana, senza fare distinzioni, senza tener conto, quanto meno, dell’età del minore, della durata della sua permanenza in Italia e, quindi, dell’eventuale già avvenuta positiva integrazione dello stesso nel tessuto sociale italiano, della volontà eventualmente manifestata dal minore di non rientrare, dell’esistenza in Romania di una famiglia idonea a riceverlo ed a occuparsi di lui.Quest’ultima circostanza è di indubbio rilievo se si considera che il sistema del welfare minorile in Romania è ancora in fase di realizzazione e che l’attuale legislazione non consente le adozioni con innegabile discriminazione per quei bambini che, non avendo una famiglia idonea ad accoglierli, vengono privati dell’opportunità che avrebbero in Italia di trovarne una.Tutto quanto sopra premesso, chiediamo di deferire il caso di Gratian Gruia e l’Accordo italo-rumeno alla Corte di Giustizia della Comunità Europea affinché siano rimossi i provvedimenti che hanno leso e possono ledere il rispetto del superiore interesse del bambino Gratian e di tutti gli altri bambini che sono stati o che verranno rimpatriati in modo che i minori non siano esposti a situazioni pregiudizievoli del proprio benessere psicofisico e dei propri diritti fondamentali e siano inseriti in contesti idonei ad una crescita serena ed a uno sviluppo armonico ed equilibrato della propria personalità così come previsto da tutte le convenzioni sui diritti del fanciullo firmate dallo Stato italiano e da quello rumeno.
FIRMA______________________________________
Tel. 06-68803848 fax 06-689779211
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