di Alessandro Robecchi, pubblicato in Varie & eventuali (grazie a Paola Bensi)
E’ ancora senza colpevoli l’imbroglio della social card, una delle più grandi truffe ai danni degli italiani meno fortunati, una beffa di dimensioni colossali, una prodigiosa e gigantesca presa per il culo . E’ ormai accertato che i due rumeni in un primo tenpo accusati di aver diffuso la social card sono innocenti: sulle tesserine vuote distribuite dalle poste e dal ministero del Tesoro non c’è il loro dna. Una folla di pensionati romani aveva tentati di linciarli e molti li avevano anche riconosciuti: “E’ stato lui, sono sicuro… mi ha dato la social card vuota, dentro non c’era nemmeno un euro”, ha detto un pensionato di Centocelle. Ma ora le prove smentiscono questa ricostruzione: i due rumeni non c’entranio niente e anche i testimoni ora rivedono la loro versione. “E’ vero – dice una signora della Bovisa, a MIlano – quello che mi ha dato la social card vuota aveva la voce da donna, gli occhialini e la faccia da pirla”. Ora si cerca il vero colpevole. Nella foto, un identikit del misterioso personaggio che ha truffato migliaia e migliaia di italiani poveri. Clicca sulla foto per ingrandire. Se riconosci il truffatore della Social Card avverti subito la polizia!
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