da Claudio Urbani, Roma
Chissà se chi ha ideato il piano “casa”, una nuova cementificazione del territorio, si è reso conto di favorire, e di molto, la mano d’opera straniera. Infatti chi ha avuto a che fare con ditte di costruzioni o di ristrutturazione, si è reso conto che ormai i muratori italiani si contano sulle dita della mano e che in stragrande maggioranza sono proprio mano d’opera rumena.Questo poi si rispecchia anche nelle titolarità delle ditte. Che sia in atto una rivincita di un popolo demonizzato, purtroppo, da qualche non desiderato deliquente di troppo?
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