da Vittorio Grondona – Bologna
E’ il grido di moda rispolverato dai nostri politici per contrastare le proteste degli abitanti della Val di Susa contro l’alta capacità ferroviaria. Io penso che il progetto TAV sia senz’altro utile e necessario, ma solo se ben realizzato secondo prospettive correttamente verificate nei pro e nei contro. Anche Rutelli giustamente non vorrebbe più vedere i TIR sulle nostre strade… Vorrei però ricordare a Rutelli e a tutti i nostri politici faciloni che per il bene attuale e futuro dell’Italia e di conseguenza di tutti gli italiani, i TIR dovrebbero essere eliminati prima di tutto dalle direttrici Palermo/Milano/Verona/Torino ovvero Lecce/Taranto/Milano/Verona/Torino e non solo dai centri intermodali costruiti guarda caso quasi esclusivamente a ridosso delle nostre Alpi. Come da sempre le merci arrivano a questi centri dal nord Europa tramite la ferrovia per poi proseguire con TIR per tutto il resto del nostro Paese. Viceversa le merci italiane dirette all’estero utilizzano il treno principalmente da questi centri, in quanto al sud gli interporti sono quasi inesistenti, Bologna, Pescara e pochissimi altri, da dove è comunque difficoltoso inoltrare sulle attuali linee ferroviarie treni merci completi senza danneggiare le percorrenze del servizio viaggiatori. Ne consegue l’assurdo inconcepibile che le ferrovie si accollano gli oneri di trasbordo, quali manovre, personale, usura dei piazzali e connessi, in cambio di pochi chilometri di tariffa. Il risultato non fa una grinza: la gomma ci guadagna e Pantalone paga!…
Nessun commento.
Commenti chiusi.