da Vittorio Grondona – Bologna
In materia di sciopero ognuno ha il sacrosanto diritto di comportarsi come gli pare, ma avrebbe nel contempo il dovere civile di non danneggiare i colleghi che lottano per migliorare le condizioni economiche e di qualità di vita che in caso di successo migliorerebbero anche per chi non sciopera. Il ragionamento del giornalista Filippo Facci, però, non fa una grinza. Il suo interesse sembra non essere quello di contribuire al miglioramento delle condizioni della sua categoria, ma quello forse più nobile, ma sicuramente più egoistico, di ampliare la platea di ascolto sugli argomenti che più gli interessano. Personalmente se mi comportassi in quel modo non mi sentirei a posto con la mia coscienza, ma è pacifico che se tutti ci comportassimo bene, della coscienza non sapremmo cosa farcene. E’ come quando la brava ballerina di fila spera che la soubrette si ammali per prendere il suo posto. Purtroppo in molti casi è solo in occasioni del genere che molti talenti hanno potuto dimostrare concretamente il proprio valore.
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