da Michele Lo Chirco
Caro CSF, mi spiace ma nel bailamme suscitato da Di Canio io sto dalla parte di quest’ultimo. Un braccio teso rimanda sempre al fascismo e ai suoi lutti, un pugno chiuso chissà perchè ci fa pensare alla libertà e al progresso. Capisco che il nostro vissuto di italiani ci spinge ad aver più paura del fascismo che del comunismo (come è stato applicato in taluni Paesi, ovviamente, non come è in teoria), però è ora di finirla di condannare a senso unico. Mischiare calcio e politica non è mai sano, nè a destra nè a sinistra, ma se si consente a un giocatore di esultare con il pugno chiuso, perchè negare ad altri di manifestare la propria identità e appartenenza?
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