da Giorgio Goldoni
Da un lato c’è il leader no-global napoletano, Francesco Caruso, convertito al commercio (vende la “Mecca Cola” nei centri sociali e ovunque ci sia una reazione allergica contro la Coca-Cola) , e dall’altro la svariata congerie di atenei universitari e municipi e comuni che hanno bandito la nefasta bevanda americana dagli uffici pubblici: c’è una qualche relazione fra i due fenomeni? Il nostro deve essere veramente un paese magnifico, se funzionari pubblici (pagati da noi, non dimentichiamolo) trovano il tempo di occuparsi di queste sciocchezze.
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