di Silvia Palombi
A Pantelleria mi viene addosso la casa dei miei sogni, che scombussola quel poco di ordine che regna nella mia testa. È deserta e rappresenta quasi tutto quello che desidero da sempre, nel mare di un’isola del Mediterraneo che sento come una grande madre naturale. Per la prima volta mi sento a un passo da un punto di arrivo e non voglio perderlo di vista.Sto lì, in solitudine perfetta, nell’angolo più remoto della piscina che sembra una fontana di Noguchi, nell’acqua fino alla vita, ho appena smesso di nuotare e guardo. Non ho mai pensato che esistesse la persona capace di farmi toccare i miei sogni.Sono desideri antichi quelli che si ammucchiano in disordine nella mia testa al culmine di quella strana collina pantesca: il mare a perdita d’occhio, le palme che mi buttano indietro a Villa Borghese in braccio a mamma, la forma del dammuso che mi ricorda l¹Africa dove nei primi anni del ventesimo secolo, prima che scoppiasse la guerra, tutta la famiglia doveva andare a vivere. Alcuni uccelli cantano nel silenzio perfetto e un’antica divinità sicula, un dolce cirneco dell’Etna con gli occhi lunghi e la riservatezza degli esseri antichi, mi scodinzola delicatamente vicino. Ogni tanto un soffio d’aria fresca mi riporta con lo sguardo dove c’è il doppio celeste del mare nel cielo, dal tetto di tufo del dammuso davanti a me una fata morgana appena nata fa danzare l’orizzonte. Piango piano.
dado da brodo di un capitolo diIL MARE NEL CIELOSilvia PalombiEdizioni Chartain libreria 9 eurosu www.chartaartbooks.it con sconto
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