da Rocco Ciolfi, Arce
Prima Facci che, col suo eloquio fighetto, teorizza la negazione dell’appartenenza al “più becero pianeta mondano e massmediatico” (dura eh? essere sempre alternativi), poi Prodi che, terrorizzato dal “giro romano dei salotti”, spara: «Io vivere a Roma? Manco morto…. se un politico vuole durare a lungo, è bene che ne stia a distanza da quella città»”. E pure csf ci ha messo del suo spalmandosi di nuovo sulle posizioni di Facci.Ma davvero in questi tempi di basso impero c’è così da temere quel sottobosco di Trinità dei Monti fatto di dame avvezze alle sacre lame e nobilume di risulta?
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