da Gianni Guasto
Forse, per i monarchi assoluti, non é davvero facile mettersi nei panni degli altri. Dev’essere una specie di handicap: probabilmente ai monarchi e ai papi-Re difettano i neuroni-specchio, quelli che consentono l’empatia. Così, non si poteva certo pretendere da Papa Benedetto che risolvesse -che so?- i problemi dei preti che non riescono a rimanere celibi, o quello della Chiesa che chissà come sarebbe se fosse retta da donne, o quello dei gay che vorrebbero fare la Comunione. No, queste cose da fantascienza da papa Ratzinger non potevamo pretenderle. Ma un piccolo sforzo sui preservativi, magari sarebbe costato anche poco, visto che l’amore (africano) ai tempi dell’AIDS rende un po’ meno lontana la pietà, anche là, nelle Curie, dove solitamente difetta. Ma neanche questo a Papa Benedetto é riuscito. Anzi: non ha saputo resistere alla diabolica tentazione di rincarare la dose, demonizzando una volta di più l’umile preservativo. Peccato; é il caso di dirlo.
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