da Vittorio Grondona – Bologna
Dell’avventata idea del prof. Ichino sugli scioperi virtuali ne abbiamo già parlato sul blog nei primissimi giorni di gennaio 2006. Noto con rammarico che le idee di CSF in proposito sono rimaste le stesse. Lo sciopero non è una gioia per nessuno, tanto meno per chi è costretto a proclamarlo. Fino a quando le regole del lavoro sono legge dello Stato, padrone a sua volta ed anche controllore disattento e di parte, il dipendente non riuscirà mai a trarmne il giusto profitto previsto dalla costituzione. Se è invece l’opinione pubblica a lamentarsi dei disagi ecco che lo Stato è costretto ad intervenire.
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