da Riccardo Bianchi, Roma
Il punto è proprio quello, gentile Ceratti. Le petroliere inquinano paesaggi incontaminati, e quindi per definizione lontani dalla civiltà occidentale e dai cuori dei suoi cittadini; le raffinerie, i depositi di carburante sono sotto la casa di ognuno di noi. Meglio allontanare la più presto l’attenzione da temi troppo scottanti e potenzialmente “esplosivi” (mi scuso per il facile gioco di parole). Più tranquillo focalizzarsi sulla TAV, localizzata in aree ben precise, che riflettere sulle numerosissime bombe ecologiche che si trovano nel cortile della casa di ognuno di noi. A meno che non ci scappi il morto.
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